Dopo l’eclatante affermazione del Pentagono che attesta ufficialmente l’autenticità del video girato dalla nave della Marina militare USS Omaha, continuano a susseguirsi affermazioni di organi ufficiali che vanno a dare sempre più attendibilità al fenomeno ufologico. E’ di questi giorni, il 26 e 27 Maggio scorsi, la presentazione di un’organizzazione di ricerca di carattere sovranazionale, ICER, Coalizione Internazionale per la Ricerca Extraterrestre che annovera ben 27 Paesi aderenti ad un progetto di ricerca scientifica. Presidente è Roberto Pinotti, giornalista e sociologo di fama internazionale, da anni studioso della fenomenologia, mentre rappresentanti per l’Italia sono Paolo Guizzardi e Vladimiro Bibolotti. Il pensiero che accomuna i ricercatori è che sia giunto il momento di cominciare a prepararsi ad un contatto in modo serio, l’organizzazione sta creando un programma atto a generare consapevolezza nella popolazione affinché possa prepararsi a questa nuova realtà, promuovendo al tempo stesso l’attuazione di relazioni pacifiche. Proprio per la sua portata globale, è intenzione dell’Icer farsi carico del problema presso le più alte cariche governative, prima fra tutte l’ONU.
Durante la conferenza di
presentazione, la nostra Redazione era accreditata e la giornalista ha posto
questa domanda: “Quanto la popolazione è pronta ad accettare l’idea di forme di
vita extraterrestre e quanto i tempi sono maturi per una interazione con essa?”
Gary Heseltin rappresentante del Regno Unito e vice presidente, ha risposto: “L’umanità non è pronta, è giunto il momento di liberarsi dallo stigma che ha gravato per decenni sul fenomeno Ufo/Uap. Le cose andranno fatte gradualmente preparando l’umanità all’annuncio di un possibile contatto”.
Da qui sono seguiti diversi
commenti, tra cui il rappresentante per l’Italia Paolo Guizzardi, che si è
gentilmente prodotto per la traduzione in italiano, ha affermato che in varie
località questi fenomeni sono evidenti per la presenza di attività magnetica
più forte rispetto ad altre parti, si potrebbe parlare addirittura della
esistenza di portali. Pochi sono i luoghi riconosciuti, uno di quelli più noti
è la Valle di Hessdalen in Norvegia. Il gruppo di ricercatori intende indagare
SCIENTIFICAMENTE il fenomeno fornendo le prove e procedendo gradualmente, allo
scopo di rendere le persone consapevoli e mostrare che il fenomeno è reale.
L’importanza degli ultimi avvenimenti USA a livello politico e la
consapevolezza che la popolazione deve raggiungere, pone in atto specifici
programmi e attività educative di formazione. “La nostra attenzione è mirata
sostanzialmente a due obiettivi: attuare programmi di consapevolezza affinché
le persone comprendano SERIAMENTE la realtà concreta dei fenomeni e una
procedura di lavoro coordinato. In passato si sono messi in atto solo tentativi
scoordinati. ICER fungerà da pioniere, agirà come punto di forza e di
riferimento”.
Il giornalista tedesco ha chiesto in che modo avverranno i contatti con la Germania: “Il Paese è molto arretrato in questo campo, non riconosce il fenomeno, o meglio gli organi militari lo conoscono, ma il pubblico non viene informato” ha commentato il giornalista. La risposta non si è fatta attendere: “L’azione dell’ICER è proprio quella di fare emergere il fenomeno in modo che gran parte della popolazione mondiale sia informata: l’80% di essa non crede alla sua esistenza. Tanti Paesi addirittura lo negano, ma dopo l’apertura degli USA di questi giorni, molti altri Paesi seguiranno, la nostra organizzazione si pone come voce diplomatica, i corpi militari vivono il fenomeno come una minaccia, evitandone la divulgazione da 75 anni. Icer è qui per appoggiare le persone e per far emergere il fenomeno.” Ha fatto seguito la domanda del giornalista della Malesia in merito all’organizzazione del gruppo di ricerca in Asia.
“Non si sa molto, perché non sono
ancora stati trovati ricercatori seri in queste località. Solo in Giappone
abbiamo individuato una persona. Conosciamo molti fenomeni anche di contatto,
ma la difficoltà è quella di reperire ricercatori seri. Una delle
caratteristiche indispensabili ai nostri ricercatori è l’ESPERIENZA, la ricercatrice
neozelandese Susie Hauser ha 40 anni di esperienza al suo attivo, il
ricercatore statunitense altrettanti ed è inoltre specialista di Roswell,
mentre in Norvegia il ricercatore è esperto dei fenomeni della valle di
Hessdallen”.
Per la maggior parte i
rappresentanti dei vari Paesi aderenti a ICER hanno una conoscenza diretta e
personale e si basano su un principio fondamentale che è la ricerca della
qualità non della quantità dei fenomeni.
Victor Viggiani rappresentante
canadese ha affermato che bisogna guardare anche alla portata dello sviluppo
tecnologico e l’importanza che riveste per tutta la società. “E’fondamentale il
supporto dei media, come è importante creare una nuova terminologia comune a
tutti per spiegare i fenomeni”.
L’organizzazione oltre ad un
riconoscimento ufficiale da parte dell’ONU è anche alla ricerca di supporto
dalle organizzazioni politiche, da parte dei governi e da associazioni private,
senza però per questo avere condizionamenti, ma operando con serietà rivolti
alla formazione consapevole dell’umanità affinché sia preparata al nuovo
contatto.
DI SEGUITO IL VIDEO DI
PRESENTAZIONE